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Bruxismo

Quando correggere la postura?
Per postura si intende la posizione del corpo umano nello spazio e la relazione tra le sue parti corporee.
Quando una postura è corretta?
Quando è in… EQUILIBRIO!
Per postura in equilibrio si intende: la capacità del nostro corpo di mantenere la posizione eretta contrastando la forza di gravità, utilizzando il minor dispendio energetico sia in mobilità che in stazionamento, al fine di garantire un posizionamento corretto e un funzionamento ottimale delle principali funzioni vitali.
Dall’ inizio degli studi e nei primi approcci con la mia pratica clinica mi sono venute spontanee alcune domande: da quali fattori può essere influenzata la postura? Si può intervenire sulle cause degli squilibri posturali al fine di ottenere una condizione di maggior equilibrio? Quando si potrebbe intervenire?


Fra i fattori che possono influenzare la postura possiamo citare:
I traumi: sono il fattore più comune, che almeno una volta nella vita può aver influenzato la postura di tutti noi. Sia che si tratti di traumi lievi, come una distorsione, o traumi più gravi, come lussazioni o fratture, questi eventi possono creare “memorie” del trauma, causando dei compensi posturali per non sentire il dolore originario e andando a modificare negativamente la nostra postura. Ad esempio, dopo una distorsione alla caviglia o un trauma alla schiena, possono verificarsi dei fastidi e/o dolori che sentiamo anche a distanza di tempo, soprattutto durante i cambi stagionali, i quali ci portano ad assumere posture scorrette.

Modifiche nell’apparato muscolo-scheletrico: i traumi e una postura scorretta prolungate nel tempo possono modificare l’apparato muscolo-scheletrico: questo causa modifiche e adattamenti della struttura ossea, alla colonna vertebrale, al bacino ed agli arti inferiori e superiori. Tra le modifiche del sistema muscolo-scheletrico sono da inserirsi le malocclusioni dentali e/o disfunzioni linguali. Tutto ciò limita la funzionalità e la mobilità delle varie articolazioni corporee, causando dei “blocchi” chiamati in Osteopatia “disfunzioni osteopatiche“.

Cicatrici, conseguenti ad interventi chirurgici: creano delle vere e proprie aderenze che mettono in trazione il tessuto connettivo, cioè il tessuto che ricopre e collega tutti i muscoli e le articolazioni con tutto il resto del corpo, generando degli squilibri nell’assetto corporeo.

Interferenze neurologiche: esse derivano dagli organi di senso come occhi, orecchio e bocca (disfunzioni cranio-cervico-mandibolari). Quest’ultimi possono alterare primariamente la postura e l’equilibrio della persona, modificando e influenzando addirittura l’appoggio del piede. Esso a sua volta può essere sia causa che conseguenza di uno squilibrio posturale.
Intervenire prima della pubertà


Il medico odontoiatra tedesco Udo Bär ha eseguito una serie di test su diverse centinaia di pazienti, arrivando alla conclusione che l’occlusione mandibolare gioca un ruolo fondamentale nella postura: l’informazione della postura viene memorizzata /codificata nell’intercuspidazione nei denti.

Dopo ripetuti test e misurazioni effettuati durante le diverse fasi di crescita dei bambini, il Dr. Bär ha potuto osservare che la loro postura risulta facilmente influenzabile SOLO fino a quando il primo molare definitivo (perciò dopo la caduta dei denti da latte) è cresciuto fino al punto di arrivare a stabilire il contatto (intercuspidale) con il suo antagonista.
Durante questi test veniva misurata nei bambini la simmetria del bacino e se necessario, veniva corretta. In misurazioni successive, effettuate periodicamente a distanza di mesi, il bacino risultava ancora diritto e bilanciato a patto che il soggetto non avesse subito incidenti o cadute violente. Questo effetto di correzione duratura era osservabile fino alle intercuspidazioni fra denti agonisti definitivi.
Correggendo invece il dislivello del bacino a bambini che avevano già il primo molare in contatto con l’antagonista (dopo i 9-10 anni di età), si è constatato che la correzione non si mantiene nel tempo.
Da questa osservazione si deduce l’importanza di entrare nella fase di pubertà (10-14 anni) con una postura corretta – bacino, schiena, collo (C1-C2) – altrimenti la postura scorretta viene “memorizzata /codificata” nei denti e diventa molto più impegnativa da correggere.
È importante eseguire delle valutazioni posturali e nel caso correggere e riequilibrare il corpo prima di entrare nella pubertà!
Intervenire in età adulta
In età adulta le cuspidi, ovvero le superfici dei denti, si possono modificare a causa di lesioni cariose, posizioni errate dei denti, estrazioni o per abrasione da digrignamento notturno (bruxismo). In seguito a questo cambiamento muta anche l’occlusione dentale che, a sua volta, andrà a determinare un peggioramento della postura. Per riacquistare una postura corretta è indispensabile ripristinare la posizione spaziale e il bilanciamento della mandibola. Per fare ciò è necessario modificare i denti. Limitarsi a trattare la muscolatura della masticazione significherebbe ritrovarsi dopo breve tempo di fronte al medesimo problema.
PRIMA di intervenire sui denti bisogna studiare esattamente l’occlusione dentale e la postura per avere ben chiaro quale risultato s’intende ottenere. Senza uno studio preliminare si rischia di peggiorare ulteriormente una situazione già precaria oltre che spendere soldi inutilmente.

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