Postura è la relazione tra i diversi segmenti scheletrici intesa nella globalità somatica, adeguata ad…
Cefalea
Mal di testa?
Spesso può essere causato da una malucclosione…
Molte persone soffrono occasionalmente di cefalee muscolo-tensive ed emicranie.
La cefalea di tipo tensivo, o, come si chiamava in passato, cefalea muscolo-tensiva, è la forma di cefalea più diffusa e quella a cui, generalmente, ci si riferisce nel quotidiano parlando genericamente di mal di testa.
La cefalea muscolo-tensiva si manifesta con un dolore costante percepito come una fascia che stringe intorno alla testa, di intensità da lieve a moderata, ma non è raro avvertire anche una persistente contrazione dei muscoli del collo e una sensazione di pressione dietro gli occhi.
Un’emicrania è solitamente un dolore pulsante e intenso localizzato in uno o entrambi i lati della testa, l’intensità va da moderata a grave. Viene aggravata dall’attività fisica, dalla luce, dal rumore o dagli odori e può essere accompagnata da nausea e vomito.
Un tempo si riteneva che la cefalea tensiva fosse dovuta alle contrazioni muscolari del volto e del cuoio capelluto, magari a causa di un’emozione intensa, la tensione o lo stress, ma ad oggi le ricerche non sembrano confermare questa ipotesi.
In realtà fino a poco tempo fa la causa non era molto chiara e i problemi all’ ATM (articolazione temporo-mandibolare) erano solo accennati tra le possibili cause.
In realtà molte delle cosiddette trigeminalgie sono di origine malocclusiva.
Piccoli squilibri nella posizione dentale, alterazione di posizioni che impediscono alle faccette dei denti di “combaciare” correttamente, presenza di rapporti dismetrici o disfunzionali fra le ossa mascellari, mandibolari e palatali, abitudine di stringere i denti (bruxismo) possono produrre gravi squilibri sull’assetto delle ossa del cranio favorendo tensioni dei muscoli masticatori con conseguente mal di testa o problemi oculari, di messa a fuoco o di visione che a loro volta diventano causa di mal di testa.
Quando si verificano fenomeni malocclusivi o bruxismo, la reazione innescata dai muscoli masticatori, quali il muscolo temporale, il muscolo massetere o i muscoli pterigoidei, produce forti compressioni sulle ossa del cranio (argomento ben noto in Osteopatia Cranica e kinesiologia applicata).
Il cranio non è una scatola chiusa ed immobile, ma un sistema flessibile di ossa mobili (DEFINITO CATENA CINEMATICA CHIUSA) che si relazionano ed interagiscono fra loro, come le ruote di un ingranaggio che, a sua volta, induce assestamenti ed adattamenti in tutta la colonna vertebrale ed agisce sull’equilibrio delle pelvi: un piccolo disallineamento di questo ingranaggio, può generare ampi scostamenti nel sistema.
Ogni giorno sia nella masticazione, sia nella deglutizione ( e deglutiamo circa 1600 volte al giorno…) sottoponiamo l’intero sistema a continui stimoli: un pre-contatto, ovvero un dente che nella occlusione tocca prima degli altri, può innescare la tendenza a trovare posizioni compensatorie, che determinano da un lato la reazione spastica dei muscoli respiratori, dall’altro tensioni distorsive del complesso articolare cranico: ricordiamo che il muscolo massetere, uno dei muscoli masticatori, può sviluppare pressioni fino a 400 kg/cm2 e che differenze di spessore pari a 0,1 mm., a livello della bocca, possono essere realmente significative. Gli spasmi della muscolatura del capo, che si innescano come meccanismo reattivo ed adattativo, non solo sono responsabili di emicranie o cefalee, ma innescano reazioni lungo le catene muscolari, provocando tensioni a distanza come mal di schiena, lombosciatalgia, dolore alle ginocchia o altre manifestazioni. L’aumento della irritabilità del sistema nervoso, inoltre, induce una accentuazione esponenziale dei fenomeni dolorosi.
Ognuno di noi, attraverso l’area masticatoria, può influire pesantemente sull’equilibrio generale del corpo, in particolare quando “stringiamo i denti per tirare avanti”, “ruminiamo sui problemi” e, soprattutto, “non riusciamo a staccare i contatti” neppure la notte, quando, attraverso il sonno, il corpo dovrebbe scaricare le tensioni accumulate durante il giorno.
Se invece di rilassarci ci ritroviamo a stringere i denti ed a contrarre il collo al punto tale da svegliarci la mattina, più stanchi di prima, con i muscoli indolenziti, pesantezza nel corpo o, addirittura, la perdita di sensibilità nelle mani, nelle braccia o nelle gambe, oltre a fastidiosi mal di testa, può rivelarsi importante verificare la presenza di squilibri, magari semplicemente con un test kinesiologico, una valutazione della dinamica articolare, uno studio attento dell’occlusione oppure una corretta valutazione dell’ equilibrio che ci permetta di identificare cause e disarmonie che possono essere rimosse con relativa facilità con l’intervento di un medico odontoiatra.